Ponte Galleggiante sullo Stretto
di Messina: perchè?
Un
concetto unico nel suo genere.
Lo
Stretto
di Messina,
la sua bellissima natura e la sua ricca e lunga storia
merita un ponte
di grande valore architettonico. Merita un opera d’arte
unica nel suo genere, come la Torre di Pisa, il
Ponte
Vecchio di Firenze, la Piazza di San Marco di Venezia, ecc.
Immagini di Progetto del ponte.
Click alla fine dell'articolo
sull'anteprima youtube per vedere il video
su come potrebbe essere il Ponte di Messina.
Finora, secondo me, nessuno ha pensato
a dare al Ponte
sullo
Stretto
il suo vero valore. Tutti i progettisti hanno solo pensato a
un
ponte
tradizionale, per far passare i passegeri da una parte
all’altra.
Il
ponte
a unica campata (3.300 km) che è stato considerato dai
progettisti il migliore tra tutti le proposte, non è mai
stato realizzato finora, perchè tantissimi ricercatori hanno
approfondito l’argomento e hanno cercato di dare una
risposta.
Io voglio menzionare qui alcuni di loro.
Gli autori dell’articolo
“Aspetti geologici e di stabilità per
il Ponte
sullo
Stretto
di Messina”,
Alessandro Guerricchio e
Maurizio
Ponte
(Università di Reggio Calabria), hanno concluso la loro
ricerca con l’affermazione: “In caso di sisma di
particolare energia, la struttura potrebbe essere coinvolta
in fenomeni gravitativi di importanti dimensioni. Un
eventuale, anzi probabile, meccanismo di instabilità che
dovesse coinvolgere il versante su cui insiste la torre dal
lato della Calabria, produrrebbe una sollecitazione di tipo
impulsivo sulla struttura, con serissime conseguenze sulla
stabilità strutturale”.
L’autore dell’articolo
“Mistakes and Erroneous Solutions in
Urban Planning: The Project for a Bridge over the Straits of
Messina”,
Guido Signorino (Università di
Messina)
ha scritto: “Mi limiterò a
sintetizzare alcune delle molte ragioni per cui il progetto
appare del tutto anti economico, sia a livello locale, sia a
livello nazionale. A livello locale, il
ponte
riduce il benessere a causa dei costi ambientali e di
congestione; i costi ambientali del
ponte
si riferiscono al suo impatto sulla ecosfera urbana: a) la
riserva naturale di Ganzirri (di interesse Comunitario) sarà
irrimediabilmente danneggiata; b) più di 5 milioni di m3 di
residui dei lavori di scavo sono localizzate in posizioni
molto pericolose, sulle pendici dei monti Peloritani,
adiacente alla parte residenziale della città. Inoltre, il
ponte
sarà costruito a 15 km dal centro della città, per un totale
di 25,7 km di tunnel ferroviario e stradale e viadotti che
collegano il
ponte
con le zone più centrali della città. La conclusione
dell’analisi economica del progetto è sicuramente negativa,
a causa di: a) errori nelle previsioni di traffico; b)
sottovalutazione dei costi di investimento, c) imprecisioni
in analisi costi-benefici; d) le conseguenze negative per il
bilancio pubblico e per l’economia siciliana”.
Da quanto sopra citato, appare evidente
che il governo italiano debba sforzarsi per cercare un
alternativa molto più conveniente, economicamente e
finanziariamente sostenibile, al tempo stesso socialmente
più desiderabile.
E io, forse, ne ho una.
Un
ponte
basato su
Piattaforme Galleggianti Abitate.
I ponti ordinari e le gallerie (sotterranei
e sommersi) sono stati studiati e valutati per risolvere il
problema dello Stretto
di Messina
da vari ricercatori. Senza dubbio si è concluso che tali
strutture non sono in grado di rendere fattibile il sogno
italiano.
Per
realizzare il
Ponte è necessario
pensare diversamente. Un
ponte
basato su Piattaforme Galleggianti Abitate.
Si tratta di un concetto unico nel suo genere, venuto al
mondo grazie a tre anni di laboriose ricerche fatte dal
sottoscritto sulle strutture galleggianti[1].
Le caratteristiche principali del
PonteGalleggiante
Abitato proposto da me
come alternativa per risolvere il problema dello
Stretto
sono le seguenti:
1)
Si usa l’acqua come fondamenta per le trave e il pilone del
ponte.
La configurazione
proposta
si basa su piattaforme
galleggianti
di calcestruzzo armato, in cui lo spazio interno in queste
piattaforme verrà destinato ad attività commerciali, uffici,
alberghi, parcheggi, parchi, ecc. Inoltre, si possono
costruire anche case a schiera nello spazio a forma di
ellisse che costituisce le due travi in acciaio a forma di
archi (cfr il filmato:
http://www.youtube.com/watch?v=LsLMD54ZJLk).
La fondazione
galleggiante è stata scelta
come soluzione a causa della profondità dell'acqua che supera
i
100 metri, la presenza delle falde attive sulle coste
messinese e calabrese, e la probabilità di un forte
terremoto.
Il Ponte
offre più di 3.000.000 mq di spazio abitabile.
2) La possibilità di
costruire gran parte del
Ponte
(le Piattaforme Galleggianti) in un cantiere navale,
verranno poi trascinate nella loro posizione galleggiando sull’acqua,
risparmiando così nei costi e nei tempi di costruzione.
3)
Il PonteGalleggiante
Abitato verrà finanziato dalla vendita delle unità abitative,
più di 3.000.000 m² di spazio abitabile.
4)
Il vantaggio economico ottenuto dalla costruzione del
Ponte
sullo
Stretto
di Messina
si farà sentire a livello nazionale, a seguito del
miglioramento dei mezzi di passaggio tra Reggio Calabria e
Messina,
facilitando il rapido sviluppo regionale su entrambi i lati
dello
Stretto,
in particolare nel settore dell'industria e del turismo.
Durante la costruzione, nascerà un boom economico locale. Le
varie attività a sostegno della costruzione del
ponte
mobiliteranno una quantità enorme di fondi e forze che
porteranno benessere alla regione.
5)
Grazie alle piattaforme galleggianti, la posizione del
PonteGalleggiante
Abitato sullo
Stretto
di Messina
non dipenderà più dalla distanza minima tra la Sicilia e la
Calabria. Il PonteGalleggiante
potrebbe essere costruito a pochi chilometri dal centro
della città di Messina.
Il totale di 25,7 km di gallerie ferroviarie e stradale che
è stato suggerito per collegare le zone più centrali della
città di Messina
non sarà necessario.
6)
L’impatto ambientale del
PonteGalleggiante
è di molto inferiore rispetto a quello degli altri progetti
proposti.
Il progetto del
PonteGalleggiante
Abitato è stato
inviato al Ministero delle infrastrutture
italiano via e-mail il 15 novembre scorso e, finora, non ha
ricevuto alcuna risposta. Mi auguro che il governo italiano
lo valuti come un’alternativa valida.
Arch. Mor Temor
Architetto Mor Temor (Politecnico
di Milano), Shaf-amer 20200 (Israel), E-Mail:
Mtemor@yahoo.com, Phone - Fax No.
04-9861555
[1]
Il
sottoscritto sta
per conseguire il dottorato di ricerca- PHD al "Technion"
dell'Israel Institute of Technology dove la ricerca è
seguita dal prof. Michael Burt e dal prof. Yehiel Rosenfeld.
L'argomento del dottorato è sui ponti galleggianti, e il
'Case Study'
è proprio sul ponte di Messina.Il
sottoscritto
cosi affascinato dal'Italia che ha deciso di portare la
ricerca sul ponte di Messina oltre a ciò che era stato
richiesto al "Technion" : e cioè di proporre l'idea di un
Ponte Gallegiante Abitato.