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Il
tecnigrafo era fino a solo poco tempo fa un elemento
immancabile nello studio di architetti, ingegneri e
geometri. Il tecnigrafo infatti è il piano di lavoro sul
quale venivano concretizzate le idee che si trasformavano in
progetti. Il tecnigrafo è un tavolo di dimensioni ampie che
ha la possibilità di assumere varie posizioni, sia in
orizzontale sia in verticale. Strumento indispensabile in un
tecnigrafo è il “braccio”, costituito da due elementi uniti
da uno snodo, un'estremità è fissata nella parte superiore
del tecnigrafo l'altra mediante un elemento circolare con la
funzione di goniometro regge due righe che formano un angolo
retto.
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Nei tecnigrafi di più vecchia concezione, il movimento del gruppo
era assicurato da un sistema di bracci a parallelogramma che
consentivano il mantenimento in posizione delle squadre durante lo
spostamento del gruppo. I bracci erano poi equilibrati mediante un
sistema di contrappesi o di molle. |
Con l'avvento del cad e software di tutti i
tipi, primo fra tutti Autocad , il vecchio tecnigrafo è stato in
parte soppiantato. Il tecnigrafo è comunque quasi sempre presente
negli studi di molti architetti, più come oggetto d'arredamento che
come vero e proprio strumento di lavoro. Sono stati costruiti nel
passato infatti tecnigrafi molto belli esteticamente che riescono ad
infondere maggiore stile e classe all'ufficio, di particolare pregio
sono quelli in legno e ghisa. Nonostante possano essere meno usati i
tecnigrafi sono sempre in commercio per chi ha bisogno di un ampio
piano per disegnare, progettare o esprimere graficamente le proprie
idee. |
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