1896 Antoine Marie Joseph Artaud
nasce a Marsiglia il 4 settembre. È il primo di nove fratelli.
1901 Si ammala gravemente di
meningite. D’ora in poi soffrirà di emicrania, disturbi nervosi,
esaurimento e balbuzie.
1905 Nei frequenti soggiorni a
Smirne presso la nonna materna, Artaud studia il greco e l’italiano.
1906 La morte di Germaine, la
sorellina di sette mesi, lo addolora profondamente.
1910 Artaud inizia a scrivere
poesie, firmandosi con lo pseudonimo di Louis des Attides, e
pubblica insieme ai compagni di classe una rivista di poesia.
1914-15 Artaud soffre sempre più
intensamente di depressione, brucia le proprie poesie e abbandona la
scuola prima degli esami di maturità. È ricoverato nella casa di
cura La Rouguière, nei dintorni di Marsiglia.
1916 A settembre è chiamato a
compiere il servizio militare, ed è destinato a Digne.
1917 A gennaio è congedato dal
servizio militare per problemi di salute. Si sottopone a varie
terapie. A causa della sifilide che gli viene diagnosticata, assume
massicce dosi di arsenico, mercurio e bismuto.
1918-19 È trasferito in una casa di
cura a Neuchâtel. Gli prescrivono il laudano, che innesca la
dipendenza dalle droghe che segnerà tutta la sua vita. Inizia a
dipingere e a disegnare.
1920 Artaud si trasferisce a Parigi
e si affida alle cure del dottor Edouard Toulouse.
1921 A febbraio intraprende la
carriera di attore con Lugné-Poë al Théâtre de l’Œuvre, che però
abbandona a maggio. Scrive anche per la rivista di Lugné-Poë “Le
Bulletin de l’Œuvre”. A settembre lavora al Théâtre de l’Atelier di
Charles Dullin, per il quale non solo recita ma progetta anche i
costumi e le scenografie. Lì conosce, in autunno, l’attrice rumena
Génica Athanasiou, con la quale inizia una relazione che durerà, con
qualche interruzione, fino al 1927.
1922 Tramite André Masson, Artaud
conosce Joan Miró, Armand Salacrou, Jean Dubuffet e Roger Vitrac,
tra gli altri.
1923 Ad aprile passa dal teatro di
Dullin alla Comédie des Champs-Elysées, la compagnia di Georges e
Ludmilla Pitoëff.
1924 Primo ruolo cinematografico in
Fait divers di Claude Autant-Laras. Pubblicazione del suo
primo testo teorico sul teatro, L’Evolution du décor. A
giugno lascia la Comédie des Champs-Elysées. Lavora nel film
Surcouf, roi des corsaires di Luitz-Morat. A settembre muore il
padre. Su invito di André Breton, in autunno Artaud si unisce ai
surrealisti.
1925 Dirige il numero 3 di “La
Révolution Surrealista”. Impersona Marat nel film Napoléon di
Abel Gance e recita nel film Graziella di Marcel Vandal.
Dirige il Bureau Central de Recherches Surréalistes, che cessa
l’attività ad aprile. A maggio, rappresentazione di Au pied du
mur di Louis Aragon al Théâtre du Vieux-Colombier.
A luglio, la “Nouvelle
Revue Française” pubblica L’Ombilic des Limbes di Artaud.
1926 Ad agosto Artaud recita in
Le Juif errant di Luitz-Morat. Pubblicazione del manifesto Le
Théâtre Alfred Jarry. A novembre, a causa di divergenze di
opinioni, è estromesso dal gruppo surrealista. Lavora nel dramma
Matusalemme di Iwan Goll.
1927 Periodo di astinenza dalle
droghe a Marsiglia. Scrive la sceneggiatura per La Coquille et le
clergyman. Carl Theodor Dreyer sceglie Artaud per il ruolo del
monaco Massieu nella Passione di Giovanna d’Arco. A ottobre
iniziano le riprese di Verdun, visions d’histoire di Léon
Poirier.
1928 Prima proiezione di La
Coquille et le clergyman, che Germaine Dulac ha adattato allo
schermo. Artaud protesta per la riduzione cinematografica. Lavora
nel film L’Argent di Marcel L’Herbier. A dicembre, prima
rappresentazione teatrale di Victor ou les enfants au pouvoir
di Roger Vitrac con la regia di Artaud.
1929-30 Artaud recita in diversi
film: Tarakanova di Raymond Bernard, La Femme d’une nuit
di Marcel L’Herbier e Die Dreigroschenoper di G.W. Pabst.
Provino per La Fin du monde di Eugène Deslaw.
1931 Lavora in due film di Raymond
Bernard, Faubourg Montmartre e Les Croix de bois.
Ruolo secondario nella versione in musica di Mater dolorosa
di Abel Gance. Si interessa al teatro balinese.
1932 Riprese di Coup de feu à
l’aube con la regia di Serge de Poligny. A ottobre esce Le
Théâtre de la Cruauté (primo manifesto) di Artaud. Recita in
L’Enfant de ma sœur di Henry Wulschleger. Tentativo di
disintossicazione, a dicembre, presso l’Hôpital Henri-Rousselle.
1933 Pubblicazione del secondo
manifesto di Le Théâtre de la Cruauté. Artaud conosce Anaïs
Nin. Nuovo periodo di astinenza dalle droghe in Costa Azzurra.
Lavora per il film di Fritz Lang La leggenda di Liliom. Esce
Sidonie Panache di Wulschleger.
1934 Ad aprile Artaud pubblica
Eliogabalo o l’anarchico incoronato. All’inizio di maggio,
scrive la prefazione al catalogo della mostra di Balthus alla
Galerie Pierre. A ottobre inizia a scrivere I Cenci. Tragedia in
quattro atti e dieci quadri da Shelley e Stendhal.
Disintossicazione in una clinica privata di Parigi.
1935 Il 7 maggio, prima
rappresentazione dei Cenci al Théâtre des Folies-Wagram, con
scenografie e costumi ideati da Balthus. Nuovo tentativo di
disintossicazione all’Hôpital Henri-Rousselle. Recita i suoi ultimi
ruoli cinematografici in Cesare e Lucrzia Borgia di Abel
Gance e Koenigsmark di Maurice Tourneur. A ottobre
conosce la giovane artista belga Cécile Schramme.
1936 Da gennaio a ottobre soggiorna
in Messico: incontra Diego Rivera e vive con la tribù indiana dei
Tarahumara, partecipando al rito del peyotl.
1937 Nuovo tentativo di
disintossicazione nella clinica del dottor Bonhomme a Sceaux, nei
dintorni di Parigi. S’interrompe la relazione con Cécile Schramme.
Artaud riceve un bastone che a suo avviso possiede poteri magici ed
era appartenuto a san Patrizio. Ad agosto si reca in Irlanda per
restituire il bastone al popolo irlandese e approfondire la
conoscenza dei riti celtici. Invia i cosiddetti “sortilegi” a Lise
Deharme e Jacqueline Breton, tra gli altri. A settembre è
incarcerato a Dublino per oltraggio al pudore, e infine è
rimpatriato. Il 30 settembre è ricoverato nel reparto psichiatrico
dell’ospedale di Le Havre, e il 16 ottobre è trasferito all’istituto
Quatre-Mares di Sotteville-les-Rouen.
1938 Il 1° aprile è trasferito alla
clinica Sainte-Anne di Parigi. Ad Artaud è diagnosticata una
malattia mentale incurabile.
1939 A febbraio è ricoverato
all’istituto di cura di Ville-Evrard, vicino a Parigi. Invia
“sortilegi” a Sonia Mossé, Roger Blin e Adolf Hitler, tra gli altri.
1941 D’ora in poi, Artaud si firma
Antonin Nalpas.
1943 Dall’istituto Chezal-Benoît,
Artaud viene trasferito alla casa di cura di Rodez. A giugno, il
dottor Gaston Ferdière lo sottopone alla prima seduta di
elettroshock, che gli provocherà lesioni alla spina dorsale. Artaud
è incoraggiato a disegnare, scrivere e leggere. A ottobre subisce un
nuovo trattamento di elettroshock con dodici scariche.
1944 Artaud ricomincia a disegnare
e scrivere. A maggio è sottoposto a una terza serie di elettroshock,
ne seguiranno una quarta a settembre e una quinta a dicembre,
ciascuna di dodici scariche. Nel complesso, Artaud subisce
cinquantuno elettroshock nell’arco di diciannove mesi. La sua spina
dorsale riporta lesioni permanenti. A questo proposito scrive: “Mi
hanno […] sottoposto a una cura che non smette di indignarmi. Questa
cura si chiama elettroshock; consiste nell’immergere il paziente in
un flusso di corrente, al fine di annientarlo”.
1946 Sulla base di una garanzia
finanziaria da parte dei suoi amici, Artaud viene dimesso a maggio.
L’8 giugno tiene la conferenza Les malades et les médecins,
trasmessa il giorno seguente dall’emittente radiofonica R.D.F. Ad
agosto inizia una serie di ritratti di personaggi, tra i quali
figurano Jacques Prevel, Roger Blin, Sima Feder, Mania Oïfer e Jean
Dubuffet.
1947 Il 13 gennaio Artaud si
esibisce per tre ore nella rappresentazione Tête à tête, par
Antonin Artaud al Théâtre du Vieux-Colombier, con letture di
prose e poesie. A febbraio scrive Van Gogh, il suicidato della
società e in primavera realizza altri ritratti e autoritratti.
Alla Galerie Pierre si apre a luglio una mostra di ritratti e
disegni di Artaud. Scrive Succubi e supplizi e, a novembre,
Per farla finita col giudizio di dio. Le condizioni psichiche
di Artaud peggiorano sensibilmente.
1948 Per il 2 febbraio, l’emittente
R.D.F. disdice la trasmissione del dramma radiofonico Per farla
finita col giudizio di dio, che viene soppresso all’ultimo
minuto per blasfemia e oscenità. Numerosi intellettuali
solidarizzano con Artaud e chiedono invano la trasmissione del
dramma. Artaud muore di cancro il 4 marzo a Ivry. |