Edificata tra il
1200 e il 1225, in stile romanico-pisano, faceva parte del monastero di
frati Benedettini di Montecassino più grande e più importante della
Sardegna, di cui si vedono ancora il portale e il pozzo, più un vano
d'accesso alla chiesa. L'interno a navata unica absidata, ha la volta a
capriate, mentre il presbiterio è voltato a botte; interessante l'abside,
che presenta motivi ornamentali in stile gotico. La facciata rettangolare è
decorata da arcate cieche in calcare bianco, che contrastano con i blocchi
di trachite rossa con cui è costruito il resto della chiesa. Il portale, che
ha un arco di scarico rialzato a fasce bicrome, è decorato con foglie
d'acanto, e presenta stipiti incorniciati da una coppia di colonnine con
capitelli corinzi. L'ordine superiore è ornato da arcate cieche e colonnine
elaborate che inquadrano nove formelle intarsiate a motivi geometrici, e da
un rosone centrale a quattro lobi. Sul lato sinistro è presente un tozzo
campanile a canna quadrata, che probabilmente ha subito molti restauri in
epoche successive. |