Il BAS ha espressamente richiesto ai
progettisti di ideare strutture mobili, cioè di
prevedere elementi che oltre a sostenere la stazione di ricerca
consentano anche di spostarla, per mantenere la
distanza di sicurezza dall'oceano, e di tenerla sollevata,
impedendo alla neve trasportata dal vento di ammassarsi e sbilanciare
l'abitacolo.
Nelle tre proposte finaliste
l'applicazione di sofisticate tecnologie sposa la
filosofia del rispetto per l'ecosistema antartico, un'insostituibile
risorsa sia per lo studio delle condizioni atmosferiche (possiede l'aria
meno inquinata del pianeta), sia per l'osservazione dei corpi celesti.
Nel ghiaccio dell'Antartide, inoltre, sono conservati "indizi" preziosi
per risalire alle cause delle variazioni climatiche.
Un altro tratto comune a quasi tutti i
progetti sottoposti alla giuria presieduta dal direttore del British
Antarctic Survey, è la scelta di un design avveniristico, quasi
"aerospaziale", coerente con l'assimilazione dell'Antartide a
una sorta di mondo alieno.
Il British Antarctic Survey,
prestigioso istituto di ricerca che in Antartide svolge il ruolo di
operatore nazionale per conto del Regno Unito e fa parte del Natural
Environment Research Council, comunicherà la
scelta del progetto
vincitore nel settembre 2005. |