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Zona giorno: regina della
quotidianità |
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5. Cucina e soggiorno distinti : vantaggi e svantaggi |
Completamente diversa dalla scelta dell'open space, la
suddivisione fisica degli ambienti attraverso elementi
murari, costituisce un' alternativa più tradizionale. Si
tratta di una soluzione che risulta essere meno flessibile
ma allo stesso tempo più ricorrente. Naturalmente dipende
dalle necessità, dalle abitudini e dall'inclinazione del
committente che sarà l'unico in grado di conoscere a pieno i
propri bisogni.
In questo caso, cucina, sala da
pranzo e soggiorno rappresentano tre ambienti distinti ma
talvolta la cucina può fondersi con la sala da pranzo.
Questo perché in termini pratici cucina e pranzo sono due
funzioni strettamente legate tra loro e spesso compresenti
in un'area unica. La zona del soggiorno invece, viene
nettamente separata per una questione di ordine e decoro,
lontano da odori sgradevoli e caos. Tuttavia anche questo
aspetto sta mutando in quanto il soggiorno si allontana
sempre più dall'idea di ambiente interno e preservato per
gli ospiti, in favore di luogo vissuto quotidianamente dalla
famiglia. Come in ogni decisione è necessario essere
consapevoli che si otterranno vantaggi ma anche svantaggi.
Se per un verso gli ambienti risultano pratici e suddivisi a
seconda della funzione, per l'altro la percezione dello
spazio sarà ridotta. Inoltre le pareti tendono a chiudere e
delimitare in maniera netta e severa l'ambiente; a tal
proposito oggi vengono spesso interpretate come spunto per
creare angoli originali arricchiti con inserti in carta da
parati (ne esistono infinite tipologie dalle grafiche e dai
colori più originali) o con elementi che ne fanno vere e
proprie pareti attrezzate. Si tratta di sfruttare le
superfici in modo nuovo e creativo.
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6. Scelte progettuali: alcune regole utili |
Ma ora analizziamo ogni ambiente cercando di delineare
alcuni consigli pratici. |
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LA CUCINA |
E' sempre stato e sarà sempre
l'ambiente più vissuto dai propri fruitori; grande o piccola
che sia, la cucina è luogo dove avviene la preparazione dei
pasti, dove si da libero sfogo alle proprie passioni
culinarie e spazio dove ci si sente davvero a casa. Qualora
si disponga di un ingresso living su cucina è buon uso
collocare la stessa in una zona più raccolta e magari
intramezzarla da un disimpegno che faccia da filtro rispetto
all'esterno. Delineata la posizione, è necessario scegliere
al meglio le componenti della cucina per assicurare comodità
ed una corretta ergonomia.
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MISURE |
L'ergonomia è quella disciplina che
si occupa di calcolare il rapporto tra la conformazione
degli spazi e le dimensioni umane al fine di garantire il
benessere psico-fisico ed il corretto svolgimento del
lavoro. Per quanto riguarda l'ambiente cucina la
necessità primaria è quella di godere di uno spazio pratico
e confortevole poiché si tratta di un vero e proprio luogo
di lavoro oltre che fulcro domestico. Per questo motivo la
parola d'ordine è funzionalità prima di tutto. Vi sono
alcuni parametri utili da seguire anche se non assoluti, in
quanto l'ambiente e il suo arredo devono essere modellati
sulle necessità dei fruitori. Le usuali cucine disponibili
in commercio sono costituite da moduli standard componibili
a seconda del caso. Si tratta di elementi misurati sui
multipli di 15 cm ma qualora si abbiano particolari vincoli
e si necessiti di arredi pensati su misura, le aziende
produttrici rispondono ad esigenze specifiche. L'altezza
standard delle varie composizioni, può essere calcolata
sommando la misura di: base, anta e piano di lavoro. A
seconda del materiale e delle soluzioni scelte la somma può
variare ma la misura usuale è 10+70+5. Questa misura
viene spesso calibrata sull'altezza dei fruitori per
permettere loro un uso comodo e pensato “ad personam”.
Premesso che l'ambiente cucina oltre ad essere uno dei più
vissuti della casa si modella sul principio della
funzionalità, è necessario prestare molta attenzione alla
profondità di mobili e piani d'appoggio. Il piano di lavoro
oltre ad essere utile per la preparazione dei cibi, può
essere sfruttato come appoggio momentaneo di piatti e
strumenti per la cucina. La misura standard è pari a 60 cm,
infatti su questa vengono prodotti dalle aziende gli
elettrodomestici da incasso, ma anche in questo caso sono
ammesse variazioni specifiche. Molto ambite sono poi le
soluzioni ad isola e penisola, ma avendo dimensioni maggiori
(di solito 80-90 cm), si adattano ad ambienti più ampi. Per
quanto riguarda i pensili appesi alla parete, essi dovranno
avere profondità minore rispetto alla base, così da non
ostacolare i movimenti ed essere utilizzati con facilità. In
caso di dimensioni ridotte, sarà utile optare per moduli di
dimensioni ridotte e lavelli singoli così da non sacrificare
troppo spazio a fornelli e piani d'appoggio.
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DISTANZE |
E' necessario mantenere alcune
distanze tra i vari componenti della cucina; anche in questo
caso possono variare ma meno rispetto alle misure dei
singoli elementi. A seconda della scelta specifica delle
basi, i pensili sospesi saranno direttamente proporzionali
ad esse. Un elemento che deve seguire specifiche standard
è la cappa; essa deve trovarsi ad una distanza minima dai
fornelli senza eccedere onde evitare il mancato assorbimento
dei vapori. In genere viene fissata a 50-60 cm di distanza
dalla base. Per quanto riguarda cassetti,
elettrodomestici e sportelli, tutto dev'essere alla portata,
comodo ed ordinato, al fine di agevolare movimenti spesso
dati per scontati ma necessari a vivere al meglio la
quotidianità.
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FUNZIONALITA' |
Alla base di una scelta ben
riuscita si collocano la libertà di movimento e
l'accessibilità; se i moduli sono spaziosi e pochi si avrà
una migliore resa estetica. Le funzioni legate tra loro
devono essere distribuite in maniera coerente: lo
scolapiatti sopra il lavello, la lavastoviglie non lontana
da questo, i cassetti con le pentole vicino ai fornelli in
prossimità della dispensa. Tutti i moduli scelti devono
essere muniti di guide ammortizzate e dettagli funzionali,
per questo è necessario fare attenzione anche ai materiali
che si scelgono. Le maniglie meglio se di metallo, a scapito
di plastica e porcellana, le une poco durevoli le altre
fragili. E ancora il top della cucina, meglio in granito
o laminato, più resistente ed idrorepellente. Per essere
funzionale inoltre, una cucina dev'essere munita di tutti
quegli strumenti che favoriscono il rapido svolgimento delle
attività. Saranno necessari contenitori e scomparti per la
sistemazione di stoviglie e complementi tessili all'interno
dei cassetti, mentre le pentole e le padelle saranno meglio
ospitate dalle basi più capienti. Lo spazio sotto il
lavello infine, può essere sfruttato per collocarvi secchi e
pattume, assieme a detersivi e prodotti per la pulizia.
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ILLUMINAZIONE |
Come già accennato, l'ambiente
dev'essere illuminato correttamente; nel caso della cucina è
consigliata una luce diffusa rafforzata da fonti luminose
puntuali orientate verso piani di lavoro e fornelli. Inoltre
è fondamentale lo sfruttamento della luce naturale e a tal
proposito, dove possibile, è indicato collocare vicino alla
finestra i piani di lavoro. In caso contrario saranno molto
efficaci i punti luce posizionati sotto i pensili superiori.
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IGIENE |
In fase progettuale, è necessario
prestare molta attenzione per evitare la presenza di spazi
residuali molto spesso troppo esigui per essere sfruttati.
Essi raccolgono infatti la polvere e sono difficili da
mantenere puliti.
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ESTETICA |
Naturalmente la scelta della cucina
va fatta tenendo presenti molti fattori, non ultimo quello
estetico poiché l'ambiente dovrà essere stilisticamente
coerente con il resto della casa e dovrà incontrare il gusto
del fruitore.
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