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La
Commissione Europea ha presentato il proprio Libro Verde
sulla coesione territoriale in Europa. |
Fare della diversità territoriale un punto di forza. |
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documento
completo in italiano |
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Il
progettista genovese incaricato del piano regolatore, ha
convocato
Richard Rogers (Londra), Oriol Bohigas (Barcellona) e Amanda
Burden (New York) |
Renzo Piano chiama i grandi architetti, nasce a Genova
l'Urban Lab |
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Un
"laboratorio" su una "barca studio" attraccata in porto per
definire la nuova città con l'aiuto dei "supervisor" delle
metropoli |
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GENOVA - Non è Londra né New York, anche se a
Barcellona somiglia un po'; ma la Genova del futuro,
disegnata nel nuovo piano regolatore che la sindaco
Marta Vincenzi vuole pronto per il 2011 avrà firme
illustri, e dalle metropoli prende non solo le idee,
ma le intelligenze. Renzo Piano, il grande
architetto genovese chiamato dalla sindaco, da
giugno a capo di una giunta di centrosinistra, a
fare da supervisore alla progettazione urbanistica,
ha riunito per due giorni di passeggiate tra i
vicoli e di sguardi dal mare tre colleghi come
Richard Rogers, co-autore con lui del Beauborg e
attualmente chief advisor del sindaco |
Genova,
Renzo Piano e i suoi colleghi architetti (foto
Bussalino) |
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di Londra Ken Livingstone, il catalano Oriol Bohigas , urbanista e
autore della Città Olimpica, e la responsabile del city
planning di New York, Amanda Burden, una delle più strette
collaboratrici del sindaco Michael Bloomberg. |
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Torneranno
due volte l'anno, a vedere la progressione dei lavori che
saranno portati avanti da un team di giovani architetti e
laureandi, scelti con un concorso internazionale, che
affiancheranno i tecnici comunali nell'Urban Lab, il
laboratorio da cui nascerà il Prg, allestito per il momento
nel Galata Museo del Mare in Darsena. Si trasferirà tra
otto-nove mesi sulla barca-studio da 28 metri che sarà
appositamente allestita da Fincantieri, attraccata nello
specchio acqueo davanti al museo, su quel waterfront ancora
in buona parte da ridisegnare. |
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Città
marittima e non solo portuale, spiega Renzo Piano alla fine
del primo "tavolo delle idee" nell'Urban Lab; 36 ore davvero
fitte per immaginare una città compatta, precisa Richard
Rogers, con dei confini precisi che riecheggino la "green
belt", la cintura verde londinese: oltre le colline non si
costruisce più nulla, da lì al mare si riusano gli spazi, si
migliora la vivibilità. |
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E' quella
"città sostenibile" su cui sta lavorando ogni giorno a New
York Amanda Burden, mentre Bohigas sottolinea, ancora una
volta, che dev'essere il mare la chiave dello sviluppo.
Concordano la sindaco e Piano: il mare e quindi il porto,
che però va connesso, legato all'Europa di cui bene o male
Genova è il centro geografico dei traffici, e deve
ricordarsene. Una città con confini precisi non significa un
limite allo sviluppo, anzi; meglio insistere sulla
valorizzazione del patrimonio storico ma non escludendo di
"dare aria" al Centro Storico con abbattimenti mirati, con
sempre più pedonalizzazione e un fortissimo accento sui
mezzi pubblici: compresa la trasformazione dell'attuale
strada Sopraelevata in una monorotaia, non appena si sarà
realizzato il tunnel di attraversamento sotto il porto. ma
sia chiari, concordano tutte le archistar: le nuove città
devono partire dall'equità sociale, rimodulando quartieri e
necessità: "non spazi per ricchi e spazi per poveri, ma una
città più equa" avverte Rogers, contrario anche ai grandi
centri commerciali oltre le periferie "dove i poveri non
vanno perché gran parte di loro non ha nemmeno l'auto". Per
quanto riguarda Genova, la ripresa deve partire proprio dal
Ponente penalizzato dai grandi insediamenti industriali,
ricorda Piano, così come una delle priorità dev'essere
quella di cosa fare dell'aeroporto, secondo l'Enac quasi
fuori dai limiti di regolarità, in attesa di capire se lo si
voglia spostare a mare o meno.
Ma tutti, anche i superarchitetti, se fanno gli assessori
all'urbanistica si occupano di grattacieli come di altezza
dei marciapiede, sorride Amanda Burden: e anche Genova
arriverà ai grandi temi partendo da quelli della
quotidianità.
L'Urban lab comincia a lavorare lunedì,
Piano verrà una volta al mese a discutere e dare
indicazioni, Rogers, Bohigas e Burden seguiranno da lontano,
ma due volte l'anno riapproderanno in Darsena. |
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(30
settembre 2007)
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Articolo
di DONATELLA ALFONSO
tratto da: |
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