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Prima
degli anni 75 - 77 , ove la lametta salì agli
onori del grande pubblico in virtù della PUNK
Generation, già la LAMETTA aveva un posto, oltre che
all'interno nei rasoi barbitonsori, anche
nell'armamentario del disegnatore, con il compito di
correggere e / modificare le preziose tavole
disegnate su carta lucida semi-trasparente. |
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A differenza
delle gomme per china, per altro intervenute in tempi più
recenti, una lametta utilizzata con perizia non lasciava
traccia alcuna sul supporto cartaceo. Naturalmente,
bisognava adoperare quella dose di manualità artigianale che
caratterizzava in illo tempore il mestiere intellettuale
dell'Architetto. |
Essenziale
era a tale scopo ripassare con il dorso dell'unghia il
tratto "lamettato", e poi delicatamente anche l'intorno con
gomma per matita. Questo richiudeva i pori della carta e
faceva sì che il tratto di penna a china fosse solo
leggermente più pesante delle altre parti. |
Luigi Zambetti |
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