Una delle attività principali dell'intelletto umano è quella di cercare
di rappresentare la natura. Artisti e scienziati hanno cercato nei
secoli, con gli strumenti delle loro discipline, di fornire una visione
del mondo che fosse la più vicina possibile alla loro percezione. Nei
secoli, l'arte e la scienza si sono però distaccate sempre di più nelle
rispettive descrizioni del mondo. Per molto tempo gli artisti si sono
concentrati sugli elementi più belli e più comuni del mondo circostante
come panorami, ritratti, nature morte. Gli scienziati, all'estremo
opposto, hanno definito modelli astratti che semplificavano la natura al
fine di poterla descrivere con poche e, per quanto possibile, semplici
regole. Con il Novecento questa tendenza si è invertita. Nuove forme
d'arte si sono avvicinate alla geometria, nuove teorie matematiche e
nuovi strumenti di calcolo hanno permesso di dare una rappresentazione
visiva a modelli e teorie matematiche complesse, passando dalla
geometria della mente a quella della natura. Ma cerchiamo di capire come
questo può essere successo.
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