Il progetto
della 10. Mostra Internazionale di
Architettura
Il Consiglio di Amministrazione della Biennale
di Venezia, presieduto da
Davide
Croff,
si è riunito il 4 agosto 2005 a Palazzo Querini
Dubois e ha scelto e approvato il progetto della
10. Mostra Internazionale di Architettura,
insieme al direttore e ai curatori a cui ne sarà
affidata la realizzazione.
Come già avvenuto per il progetto triennale
2005/2007 di Arti Visive, anche per il Settore
Architettura la Biennale di Venezia conferma la
decisione di assumere direttamente la
responsabilità delle scelte tematiche delle
proprie manifestazioni, chiamando quindi i
maggiori specialisti di quel tema a declinarne e
interpretarne gli indirizzi. Per quanto riguarda
la Mostra Internazionale di Architettura, la
Biennale individua in questa manifestazione e in
questa disciplina la possibilità di confermare
il proprio compito non solo espositivo, ma di
elaborazione di proposte e indirizzi da offrire
quali strumenti per innovative prassi operative
sui territori e nei contesti urbani nazionali e
internazionali.
La Biennale ha deciso di dedicare alle
meta-città il tema della 10. Mostra. I
cambiamenti nella morfologia fisica e sociale
delle città permettono oggi di delineare i
tratti di un nuovo insediamento civile: la
meta-città, insediamento che supera la forma
e la concezione tradizionale delle città, che
ormai eccedono i confini tradizionali,
determinando nuove problematiche e necessità
riguardo la loro governance, e subendo
profonde trasformazioni nella composizione della
loro popolazione, così come nei modi del lavoro.
La 10. Mostra Internazionale di Architettura
affronterà questi temi per giungere, alla sua
conclusione, a formulare un documento di
indirizzi, offerto a chi abbia responsabilità di
progettazione e di governance sui sistemi
urbani e territoriali.
I temi si svilupperanno
attraverso quattro distinti e complementari
momenti:
- la Mostra Internazionale, incentrata
sulle trasformazioni delle città e dei territori
sul pianeta, che sarà diretta da Richard
Burdett (Gran Bretagna), docente di
architettura e urbanesimo presso la London
School of Economics, in questo momento uno dei
maggiori esperti mondiali di tali tematiche;
|
- il Padiglione Italiano (per la prima
volta nella sua storia la Biennale inaugurerà un
Padiglione esclusivamente dedicato alla
valorizzazione dell’architettura contemporanea
italiana, nel complesso dell’Arsenale, alle Tese
delle Vergini, per una superficie di 1.000 mq),
che ospiterà una mostra, a cura di
Franco Purini, incentrata sulle
trasformazioni dei nostri territori e delle
nostre città, nella prospettiva peculiare
italiana di rapporto tra contemporaneità e
conservazione, tra paesaggio storico e nuovi
scenari.
La Mostra del Padiglione Italiano è una
iniziativa congiunta della Biennale di
Venezia e del Ministero dei Beni e delle
Attività Culturali – DARC;
- una sezione che descriverà le
trasformazioni che si stanno realizzando o si
stanno progettando nelle regioni del Sud Italia,
a cura Claudio D’Amato Guerrieri
(Italia);
- una sezione incentrata su modelli di
trasformazioni urbane e territoriali
internazionali che (anche in questo caso per
la prima volta nella storia della Biennale) sarà
realizzata in una città del Sud Italia, e
che sarà allestita contestualmente all’apertura
degli spazi veneziani, rappresentando una
inedita sezione solo geograficamente distante
dalle altre tre, a cura di Rinio Bruttomesso
(Italia).
Le due sezioni che avranno una come tema,
l’altra come sede le regioni del Sud Italia, fa
parte della nuova edizione del progetto “Sensi
contemporanei” con cui la Biennale, il
Ministero dell’Economia – Dipartimento per le
Politiche di Sviluppo, e il Ministero dei
Beni Culturali, hanno già dallo scorso anno
inaugurato un programma di promozione e
valorizzazione dell’arte e dell’architettura
contemporanea nelle regioni del Sud Italia;
|
|
Richard
Burdett (Londra, 1956) è architetto e
urbanista a Londra. È Professore di Architettura
e Urbanistica alla London School of Economics (LSE)
e consulente per l’architettura del Sindaco di
Londra. La sua competenza si svolge nella
comprensione delle relazioni tra architettura,
design urbano e società urbana, operativa
nell’interfaccia tra pratica urbana, politica e
ricerca. Burdett ha rappresentato un ruolo
chiave nelle istituzioni che hanno formato una
cultura dell’architettura in Gran Bretagna – la
9H Gallery, l’Architecture Foundation, LSE
Cities Programme, l’Unità di Architettura e
Urbanistica del Sindaco e l’Urban Task Force del
Governo Britannico – ed è consulente di
organizzazioni pubbliche e private tra cui la
Tate Gallery, la BBC, NM Rothschilds e la
Deutsche Bank. È stato membro di giurie di molti
concorsi internazionali di design tra cui il
Museo d’Arte Moderna di Roma, la Tate Modern a
Londra, Forum 2004 a Barcellona e un nuovo
quartiere residenziale a Pechino. Dirige una
serie di incontri annuali con i Sindaci Europei
ed è il responsabile di “Urban Age”, un ciclo di
conferenze internazionali sulle città,
finanziato dalla Deutsche Bank, svolte nelle
città globali come New York, Shanghai, Londra,
Berlino, Mexico City e Johannesburg. Burdett ha
curato oltre 40 mostre sull’architettura
contemporanea e le città , è un collaboratore
continuativo della stampa e dei media e ha
presentato un documentario per la BBC su Villa
Malaparte. Cresciuto e formatosi a Roma, Burdett
vive a Londra con la moglie e due bambini.
|
|
Claudio D’Amato
Guerrieri
(Italia) è nato a Bari nel 1944. Professore ordinario di
Progettazione architettonica nella Facoltà di Architettura del
Politecnico di Bari, ed è stato Preside della stessa Facoltà. In
ambito internazionale, ha promosso, coordinato e sviluppato numerosi
progetti relativi all’area balcanica e in generale mediterranea e
medio-orientale. |
|
Rinio Bruttomesso
(Italia) è nato nel 1948. Docente di Urbanistica allo Iuav di
Venezia, dal 1989 è Direttore del centro Internazionale Città
d’Acqua di Venezia, nonché direttore della rivista “Aquapolis”.
Curatore della sezione Città d’Acqua (dedicata alle
trasformazioni delle città portuali) della 9. Mostra della Biennale,
Metamorph, è esperto sui temi della riqualificazione delle
aree urbane di waterfront e sul riuso dell’archeologia
industriale. |
|
Ca'
Giustinian 1364 San Marco - ph.+39 041 5218711 fax +39 041 5218810
30124 Venezia |
Per ulteriori
informazioni
Ufficio Stampa la
Biennale di Venezia
Tel. 041 5218857 –
041 5218849 |
 |
http://www.labiennale.org |
|