|
|
|
|
|
|
|
Ideazione creativa e
supervisione del progetto:
Simmetrico -
Direttore creativo: Daniele
Zambelli |
Progetto architettonico:
Arassociati |
Architetti del Paesaggio:
AG&P |
Ingegneria MEP e Strutturale:
iDeas |
|
|
Treasure of Biodiversity |
La varietà è la
caratteristica principale degli spazi e forme
del padiglione. Una scelta soprattutto evocativa
nel rappresentare la grande varietà bioclimatica
e culturale dell’Azerbaijan attraverso un
percorso architettonico che si snoda su vari
livelli uniti e compenetrati da tre biosfere in
cui il visitatore ritrova le specificità del
paese all’interno del tema generale individuato
da Expo 2015 “Nutrire il pianeta”.
La prima è la
biosfera geografica dei paesaggi e dell’incrocio
dei percorsi continentali, la seconda è quella
delle nove biodiversità climatiche
dell’Azerbaijan, la terza è quella delle culture
tradizionali e dell’innovazione promossa per le
nuove generazioni.
L’edificio è
sviluppato, oltre che al piano terra pensato
come ingresso e zona di accoglienza aperta per
l’organizzazione di eventi speciali, su tre
livelli collegati da scale mobili in cui in
continuità con l’esposizione delle biosfere
trova spazio l’illustrazione delle risorse
naturali, agricole e produttive del paese.
All’ultimo livello è situato un ristorante con
terrazza.
Il padiglione è
composto da forme architettoniche moderne e
semplici realizzate attingendo ai materiali
tradizionali dell’Azerbaijan quali il legno e la
pietra lavorati in modo innovativo ed abbinati a
materiali universali quali il vetro ed il
metallo.
Oltre alla varietà
spaziale, la luce e la trasparenza sono i
principali elementi con cui l’architettura del
padiglione gioca, garantendo l’eccezionalità
dovuta a rappresentare l’evento e nel contempo
generando forme che aiutano anche il bilancio
energetico dell’edificio.
In tal senso la
pelle del padiglione, realizzata con flessuose
lamelle lignee, avvolge diversamente i suoi lati
lasciando il solo fronte nord più libero
determinando così un controllo passivo del
microclima che massimizza gli scambi energetici
tra edificio ed esterno.
Il padiglione
ricerca nella sua distribuzione e nelle sue
forme la massima flessibilità degli spazi in
virtù delle varie possibilità di allestimento ed
in particolare la capacità di essere riadattato
nel tempo anche funzionalmente. E’ previsto
infatti una volta terminato Expo 2015 il
trasferimento del padiglione a Baku facilitato
da tecniche di smontaggio e costruzione quasi
totalmente a secco (Arassocciati.it) |
|
Esterni |
|
|
Interni - details |
|
|
Progetto - drawings |
|
|
Foto Aeree - google maps |
|
|
Mappa Expo |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|